Difenderti dallo stress cronico sistemico è l’obiettivo di Doctor Hearty e in questo articolo scientifico ( https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35748351/ ) sono illustrati alcuni dei principi ispiratori a cui faccio riferimento e che trovi nel percorso HEARTY365. (https://doctorhearty.com/downloads/hearty-365/)
L’articolo ha come oggetto uno studio presentato al congresso NUTRITION 2023 dell’American Society for Nutrition, basato sulla ricerca condotta da Xuan-Mai T. Nguyen, una esperta in scienze della salute presso il Department of Veterans Affairs.
Lo studio si basa sull’analisi di oltre 850.000 veterani statunitensi, concentrandosi sul legame tra gli stili di vita adottati entro la mezza età e la longevità.
Otto abitudini sono state individuate come predittive di una maggiore aspettativa di vita: essere fisicamente attivi, non dipendere dagli oppioidi, non fumare, gestire lo stress, avere una buona dieta, bere moderatamente, dormire bene e avere relazioni sociali positive.
Secondo lo studio, gli uomini che adottavano tutte e 8 le abitudini a 40 anni vivevano in media 24 anni in più rispetto a quelli che non ne avevano adottata alcuna, mentre per le donne la differenza era di 21 anni.
Riduzione del rischio di mortalità
1. Praticare regolarmente attività fisica rappresenta il 46% di riduzione del rischio di mortalità per qualsiasi causa, come ha spiegato Nguyen. Non è necessario svolgere esercizi intensi, ma le attività fisiche quotidiane fanno la differenza.
2. Evitare la dipendenza da oppioidi riduce il rischio
di mortalità del 38%. Questo è particolarmente significativo negli Stati Uniti,
dove l’uso eccessivo di farmaci oppiacei, compresi quelli sintetici, ha causato
una vera emergenza di salute pubblica.
3. L’abitudine di non fumare riduce il rischio del 29%.
Interrompere il fumo, anche dopo un lungo periodo di consumo, porta comunque
benefici significativi alla longevità.
4. Gestire lo stress può ridurre i tassi di mortalità
precoce del 22%.
5. Adottare una dieta a base vegetale può ridurre il
rischio del 21%. Non è necessario diventare vegetariani o vegani, ma seguire un
modello alimentare simile alla dieta mediterranea e ridurre il consumo di carni
rosse e processate.
6. Evitare il “binge drinking”, cioè il
consumo di oltre quattro bevande alcoliche al giorno, riduce il rischio del
19%. Anche chi beve moderatamente è a rischio: l’obiettivo è minimizzare il
consumo di alcol.
7. Dormire dalle sette alle nove ore di sonno di
qualità, senza episodi di insonnia, riduce il rischio di morte precoce del 18%.
8. Coltivare relazioni sociali positive porta un
beneficio del 5%, seppur modesto, ma comunque significativo per la longevità.
Queste abitudini, quando
adottate, sono associate ad una importante riduzione del rischio di mortalità e
contribuiscono a una migliore qualità della vita nel lungo periodo.
“La gestione del proprio stile di vita mira a affrontare le origini e cause delle malattie croniche anziché solo i sintomi correlati”, ha sottolineato Nguyen.
Le malattie croniche, in
particolare il diabete di tipo 2 e le patologie cardiache, caratterizzate da
elevate tassi di mortalità, sono strettamente legate alle abitudini quotidiane.
La cura del proprio corpo attraverso azioni mirate, anche se di piccola entità, quando eseguite costantemente, non solo può garantire una vita più lunga, ma anche una vita più sana.
Lo studio statunitense
rappresenta solo uno dei numerosi contributi che affrontano apertamente
questioni legate allo stile di vita, all’alimentazione e al mantenimento del
benessere fisico.
Più abitudini salutari
vengono adottate, più si può aspirare a un equilibrio che protegge la salute e
il benessere fisico da minacce potenziali.
Buone notizie per chi soffre di patologie croniche
Anche un semplice cambiamento può avere un impatto significativo sulla salute, come sottolineato da Nguyen durante un’intervista alla CNN:
“Non è mai troppo tardi per adottare uno stile di vita sano.
C’è un intervallo di vent’anni durante i quali è possibile apportare queste modifiche, sia che vengano adottate gradualmente nel tempo o tutte insieme.
Abbiamo anche condotto un’analisi escludendo le persone con diabete di tipo 2, alti livelli di colesterolo, ictus, cancro e condizioni simili, per vedere se ciò avrebbe influenzato il risultato.
Ma non è stato così.
L’adozione di queste abitudini, anche in presenza di malattie croniche, porta comunque benefici.”
La tua abitudine con una azione concreta, semplice e facile
La gestione delle nostre abitudini quotidiane può essere un efficace antidoto contro le malattie croniche.
L’obiettivo del programma HEARTY365 sostenuto da Doctor Hearty è proprio quello di difendere il nostro organismo dallo stress cronico sistemico.
Come evidenziato nell’articolo scientifico e nello studio presentato al congresso NUTRITION 2023, adottare otto sane abitudini, attraverso piccoli cambiamenti quotidiani, può estendere la nostra aspettativa di vita fino a 24 anni.
Ecco la buona notizia: non è mai troppo tardi per iniziare a prendersi cura di sé stessi.
Anche se si soffre già di malattie croniche, l’adozione di abitudini salutari può comunque portare benefici significativi alla salute. Come afferma Nguyen, ‘Non è mai troppo tardi per adottare uno stile di vita sano’.
A te che desideri migliorare il tuo stato di salute e benessere HEARTY365 offre un approccio ben strutturato e basato su solide evidenze scientifiche per adottare queste sane abitudini e ottenere vantaggi concreti.
A ogni età è possibile apportare cambiamenti positivi che proteggono la salute e il benessere.
Anche un piccolo passo può fare la differenza: unisciti a HEARTY365 per adottare sane abitudini in grado di prolungare la vita fino a 24 anni.
Doctor Hearty.